Tra le problematiche ecologiche di maggior urgenza possiamo registrare il sovrasfruttamento, la degradazione e la distruzione degli habitat, l’inquinamento e il cambiamento d’uso del suolo e di conseguenza la perdita di biodiversità.
Alla base della conservazione e ripristino ambientale c’è la necessità di conoscenza, ostacolata dalla mancanza di informazioni relative alla distribuzione ed ecologia delle specie vegetali ed animali, ma anche della storia degli habitat e il loro monitoraggio.
Tra i bisogni più urgenti va considerata la necessità di indagini efficienti che permettano lo studio, la prevenzione e la progettazione di azioni conservative e di ripristino.
L’utilizzo della tecnologia offerta dai droni presentano eccellenti opportunità di risparmio sia in termini economici che di tempo rispetto al lavoro manuale, facilitando i rilievi in territori poco accessibili e su scala molto più ampia rispetto ai tradizionali metodi di campionamento a terra.
L’utilizzo dei droni con camere ottiche, termiche, multispettrali o sensori di altro tipo (es. gas) permettono una vasta gamma di indagini sul territorio.
Gli Enti di monitoraggio ambientale, la cui missione è la tutela e la salvaguardia dei territori dall’inquinamento possono trovare nei droni un grande alleato a supporto dei loro programmi. Esempi di applicazione sono: monitoraggio degli inquinanti e dello stato di salute delle acque superficiali; controllo delle emissioni di gas industriali; censimento e studio della biodiversità terrestre e marina; analisi delle anomalie termiche in suoli ed acqua; classificazione e cartografia dell’utilizzo dei suoli; monitoraggio dello stato della vegetazione terrestre e acquifera; prevenzione, ripristino e calcolo dei danni su aree affette da incendi; individuazione di depositi di rifiuti abusivi o dispersi nell’ambiente; identificazione di coperture in amianto; acquisizione di dati per le Valutazioni di Impatto Ambientale.
Le ricerche universitarie sono spesso ampiamente supportate dall’utilizzo di droni. Gli esempi riportati per gli Enti di monitoraggio sono sicuramente validi anche per le Università. Ulteriori campi di applicazione sono:
Ecologia applicata (sia marina o acquatica in generale che terrestre): stime di popolazione, misure di volumi, aree e distanze che non possono esser prese normalmente. Fotogrammetria e mappe / modello 3D del territorio e dei vari habitat
Monitoraggio e mappatura della vegetazione e della fauna, dei suoi habitat e del paesaggio in generale. Studio dello stato e dell’inquinamento dei corpi idrici e delle aree verdi.
Conservazione e gestione delle specie, protezione e il ripristino degli habitat, l’eradicazione dei parassiti e la gestione dei bacini idrografici. Un esempio di applicazione riguarda il rilevamento della presenza di nidi di uccelli (ma anche rettili e mammiferi) attraverso l’utilizzo di termocamere su drone. Questo permette applicazioni sia gestionali (applicazione all’agricoltura conciliaando attività antropica e conservazione ambientale) che di conservazione per le specie a rischio che nidificano in habitat particolari (es. dune).
Documentaristica a scopo sia scientifico che divulgativo.
Il settore del monitoraggio degli inquinanti interessa direttamente in particolar modo le industrie.
L’utilizzo dei droni puó essere di supporto per diverse attività, tra cui ad esempio il controllo dell’impatto delle acque reflue immesse nei bacini idrici piuttosto che il mantenimento delle zone di stoccaggio dei materiali di scarto della lavorazione.
Aeromatic srl offre servizi con droni professionali, regolarmente registrati ed assicurati secondo le norme in vigore in Italie e in Europa. Inoltre tutti i nostri piloti sono in possesso di regolare attestato Per operare anche in scenari critici (CRO)
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